Grand Prix de la baguette

Si sa che i francesi su certe cose non scherzano e non amano che ci scherzino gli altri. Una di quelle cose su cui è richiesta la massima serietà è la gastronomia, in particolare la gastronomia francese, in particolare la baguette. La baguette è uno dei simboli della Francia, come può esserlo il cognac, Napoleone o la tour Eiffel. Proprio per questo motivo il comune di Parigi ogni anno tiene un concorso tra i boulangers cittadini per eleggere la migliore baguette della città, che poi ovviamente è anche la baguette del mondo (si sa che per i parigini oltre il boulevard peripherique c’è la barbarie).

Il vincitore di quest’anno è un fornaio, pardon un boulanger del XVIII arrondissement, quello di Montmartre per capirsi. Il vincitore è Djibril Bodian un senegalese, che a dire il vero aveva già vinto il prestigioso premio nel 2010, con il suo locale il Le Grenier à Pain. Probabilmente avrebbe vinto anche gli altri anni, se solo si fosse presentato, perchè dovete sapere che il vincitore non può competere negli anni successivi. 
I fornai in concorso erano ben 231 e sono stati giudicati da una giuria guidata dalla vicesindaco parigina e da un team di esperti, chef e di giudici estratti a sorte. Le degustazioni sono state fatte alla cieca e i giurati hanno dovuto tenere conto di alcuni parametri come aspetto, odore, sapore, cottura e mollica. 
Il grand prix, otre alla gloria porta anche dei vantaggi sostanziosi: un premio di 4 mila euro e la commessa per la fornitura di pane per un anno all’Eliseo. Chissà se le baguette di Djibril addolciranno i giorni amari del presidente Hollande.
Se volete, qui trovate la classifica (con gli indirizzi!) dei primi dieci boulangers classificati.

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