E’ arrivata la festa della vendemmia a il Borro

La fine dell’estate segna sempre un momento importante per chi produce vino, si potrebbe anzi dire il momento più importante di tutto l’anno. Il momento della raccolta dell’uva non è soltanto una delle varie fasi della produzione del vino, ma è un vero e proprio spartiacque. Finisce il lavoro all’aperto e ci si appresta a lavorare al chiuso in cantina. E’ la festa della vendemmia, la festa di fine estate, il momento in cui la pianta dona i suoi frutti preziosi che cominciano il loro percorso per diventare vino. Succede così da centinaia di anni, chiunque abbia una vigna o un nonno che coltiva l’uva, aspetta la vendemmia come una vera e propria festa. E’ vero si lavora, ma si lavora tutti insieme e si sente meno la fatica e soprattutto dopo si pranza insieme.

La tenuta Il Borro

Quest’anno ho avuto il piacere di partecipare alla vendemmia dagli amici de Il Borro. Sono sempre curioso e contento di partecipare a queste giornate, perchè si possono vedere e imparare tante cose. Per chi non lo sapesse siamo in Toscana, nel Valdarno superiore, cioè la valle dell’Arno nel tratto tra Arezzo e Firenze. La tenuta si trova in uno dei punti più belli della Toscana (e non ve lo dico perchè è a due passi da casa mia eh) immersa nella natura e ovviamente nelle vigne. Il paese e la grande villa hanno secoli di storia alle spalle, si sono alternate grandi famiglie a partire dal marchese Alessandro dal Borro, ai Savoia. Dal 1993 la famiglia Ferragamo ha rilevato la proprietà ed ha intrapreso un grande lavoro di restauro di miglioramento delle strutture. Adesso Il Borro è un luogo che sembra uscito da una favola, avvolto dalle nebbie in autunno o dalle lucciole nelle sere d’estate.

 

L’aspetto che mi più mi preme approfondire è la conversione al biologico che l’azienda ha effettuato negli ultimi anni. La famiglia Ferragamo ha deciso di convertire i suoi vigneti nel 2007, un processo lungo e come sempre complicato che ha permesso di ottenere la certificazione bio nel 2015. Da come lavora un’azienda in vigna si può già tranquillamente capire o almeno intuire come sarà il vino. Si può fare soprattutto con le aziende che hanno scelto di produrre in biologico. La scelta del biologico è, dal mio punto di vista, un titolo di merito. Ragazzi ve lo dico chiaramente: nel vino meno cose ci si mettono e meglio è! Questo tuttavia è anche una bella complicazione per gli enologi, per rimediare in cantina è molto molto difficile. Bisogna lavorare molto molto bene in vigna, vendemmiare al momento giusto e poi sperare che tutto vada per il verso giusto.

La festa della Vendemmia a Il Borro

Il giorno della vendemmia siamo arrivati con amici giornalisti alla tenuta. L’estate 2018 è stata una bella estate, almeno per quanto riguarda le viti. E’ stato caldo, ma non troppo caldo nè troppo a lungo, ogni tanto ha piovuto e le temperature di notte si abbassavano nel modo giusto. Infine il settembre caldo è stato perfetto per portare l’uva al giusto grado di maturazione finale, senza stressare troppo le piante. Quindi quest’anno la festa della vendemmia è stata una vera festa: insieme a blogger, giornalisti e amici della tenuta, abbiamo visitato la galleria prima e la cantina poi. La Galleria Vino & Arte è uno spazio inusuale per una cantina, dove è possibile ammirare quadri di grandissimi artisti come Fattori, Warhol, Chagal e addirittura Picasso. 

La cantina poi è un’ambiente che, a chi ha a cuore il mondo del vino, ha un sapore magico. Il lungo corridoio con la barriquaia è stupendo, silenzioso con le piccole botti che accompagnano i vini nel loro invecchiamento.. per non parlare poi della cantina storica, vecchia di oltre 300 anni.

Ma veniamo alla festa della vendemmia vera e propria: tutti insieme abbiamo contribuito nel nostro piccolo al lavoro. Armati di forbici, guanti e cappello abbiamo tagliato i nostri grappoli e riempito le casse: una gara avvincente divisi a squadre che, lo ammetto, non ho vinto. Ma solo perchè gli americani miei vicini non avevano capito da quale filare vendemmiare e ci rubavano i grappoli… sarà per l’anno prossimo! A conclusione non poteva mancare il classico pranzo in vigna, tra pappa al pomodoro, salami, prosciutti, salsicce e l’immancabile schiacciata con l’uva.

Meglio di così?

 

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