Risotto alla melagrana e stracchino

Il risotto è uno dei miei primi preferiti: mi piace già prepararlo, figuratevi mangiarlo! A me piace proprio stare lì e girare il riso, accudirlo e vederlo cambiare durante la cottura. Mi piace proprio l’idea di preparare una cosa unica: non so se lo sapete ma ognuno di noi prepara un riso unico. Se usassimo gli stessi ingredienti identici, la stessa intensità di fiamma, beh i risotti sarebbero alla fine diversi. Non è una pasta che è sempre uguale chi la fa, la fa.. il risotto è diverso è la mano del cuoco che lo rende diverso ogni volta. Il risultato dipende da come il riso viene girato in cottura, quanto viene girato, con quale forza, se si cambia il verso… insomma da molte varianti. Quindi ricordatevi ogni volta che fate un riso che state preparando qualcosa di unico e irripetibile. La ricetta che vi propongo prende spunto dagli ingredienti stagionali, infatti uso un frutto tipico di questo periodo e che mi piace molto: la melagrana! Il risotto alla melagrana oltre che essere buono ha un bell’aspetto perchè prende un bel colore rosa a cui nessuno sa dire di no!

Ingredienti

  • 240 grammi di riso (3 porzioni)
  • una melagrana grande
  • 1 stracchino morbido
  •  scalogno
  • 1 litro di brodo vegetale
  • 50 grammi di parmigiano grattugiato
  • olio evo
  • sale e pepe
  • erba cipollina

Preparazione del risotto alla melagrana

Dobbiamo partire subito dal lavoro più antipatico, perchè visto che la ricetta è il risotto alla melagrana bisogna per prima cosa sbucciare la melagrana e non è un lavoro proprio simpatico. Con un coltellino incidete la buccia della melagrana poi forzare leggermente con le mani e apritela a metà. A questo punto armatevi di pazienza e schiccate tutto il frutto. Mettete i chicchi di melagrana in una ciotola e divideteli: passatene i 2 terzi con un passaverdura o con uno schiacciapatate per ottenere il succo senza semi.

Tritate finemente lo scalogno con un coltello e poi fatelo rosolare qualche minuto con 2/3 cucchiai di olio evo in una casseruola. Quando l’olio comincia a sfrigolare e si comincia a sentire il profumo dello scalogno, aggiungete il riso e tostate i chicchi a fiamma viva per un paio di minuti. In genere si usa il burro per tostare il riso, ma visto che la melagrana ha un sapore piuttosto delicato ho preferito usare l’olio. Per sfumare invece che un bicchiere di vino bianco si usa il succo di melagrana visto che comunque ha una buona acidità! Versate il succo e girate il riso velocemente, aggiungete poi 3/4 ramaioli di brodo vegetale caldo e cominciate a cuocere.

Se usate un buon carnaroli o un vialone nano (che sono i risi ideali per i risotti) ci vorrà almeno 16/18 minuti per la cottura. Quindi regolatevi per avere brodo a sufficienza per tutta la cottura, non arrivando alla fine con troppo liquido in pentola. Girate il riso di tanto in tanto con un mestolo in modo che i chicchi rilascino l’amido così da ottenere un risotto cremoso. Quando mancano pochi minuti alla fine della cottura, assaggiate i chicchi, così da capire il punto di cottura e regolate di sale. Alzate la fiamma in caso sia necessario far evaporare del brodo e una volta pronto passiamo alla mantecatura.

Ultimi passi per ottenere un risotto alla melagrana perfetto

La mantecatura è l’ultima fase di cottura del risotto ed è fondamentale per ottenere un piatto ottimo. Spegnete la fiamma (la mantecatura sempre a fornello spento!). spolverate di Parmigiano Reggiano e aggiungete una cucchiaiata di stracchino. Mescoltate velocemente tutto e coprite la pentola con il riso con il proprio coperto. Aspettate un paio di minuti, io mi regolo con il coperchio: quando è diventato caldo allora mi preparo a servire.

Al momento di impiattare il risotto, aggiungete in ogni scodella dei chicchi di melagrana che avevate messo da parte e dei pezzettini di stracchino. Decorate con dei piccoli pezzetti di erba cipollina, una macinata di pepe e… buon appetito!

In caso vogliate abbinare un vino a questo risotto potete scegliere tanto un vino bianco quanto uno rosso. La melagrana è un frutto dal sapore piuttosto acido, ma in questo caso viene già smorzato dall’amido del riso e dalla grassezza dello stracchino. Se preferite i vini bianchi io andrei con un Sauvignon piuttosto secco, invece  se preferite i rossi un bel pinot nero che non abbia troppa struttura. Invece se volete delle bollicine.. beh per me le bollicine vanno bene sempre!

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