Chiacchiere: i dolci fritti di Carnevale

Manca meno di un mese a martedì grasso, quindi visto che quest’anno il carnevale è un po’ corto è il caso di mettere subito una ricetta tema. E carnevale vuol dire una cosa cosa: dolci fritti. Ammetto subito che non vado matto per i dolci fritti di Carnevale, o meglio, me ne piace davvero solo un tipo, quello che vi sto per proporre. E per “mi piace davvero” intendo che quando li faccio potrei mangiarmeli tutti da solo.
Ho messo dolci fritti di carnevale perchè trovare un nome che possa essere inteso da tutti è davvero una mission impossible: se in genere la cucina regionale italiana cambia molto da zona a zona, quella del carnevale è simile in tutte le regioni, ma tuttavia cambia sempre i nomi. C’è che li chiama chiacchiere, fiocchi, cenci, frappe, crostoli, sfrappole, galani e chi più ne ha più ne metta.
Ma dal momento che qui si bada alla sostanza e non ai nomi, andiamo subito con la ricetta!

Ingredienti

  • 1 uovo
  • 20 grammi di zucchero
  • un pizzico di sale
  • 20 ml di grappa (o vino bianco)
  • 20 grammi di burro morbido
  • 175 grammi di farina
  • buccia gratta di limone o arancia
  • olio di semi di arachidi
  • zucchero a velo

Preparazione delle chiacchiere, i dolci fritti di carnevale

Mescolate insieme farina, sale e zucchero e poi su di un piano di legno leggermente infarinato fate la classica fontana come se doveste fare la pasta fatta in casa. Al centro versate l’uovo, le zeste di limone, la grappa e il burro in crema. Con una forchetta prima e con le mani poi, amalgamate gli ingredienti fino ad ottenere un composto compatto, formate una palla e lasciatelo riposare coperto per una mezz’oretta in modo che le fibre si rilassino e sia più facile stenderlo.
A questo punto io vi consiglio di usare una macchina sfogliatrice, perchè più la pasta è sottile, migliore sarà il risultato al momento della frittura, altrimenti armatevi di mattarello e stendete la sfoglia molto finemente. Se invece usate la sfogliatrice, dividete la paste in 4 parti e ricavate 4 strisce sottili (io arrivo fino al livello 7). Con una rotella taglia pasta ondulata ricavate tante losanghe abbastanza grandi e al loro interno praticate 3/4 incisioni parallele.

Frittura

A questo punto è il momento di friggere, io vi consiglio di usare l’olio di semi di arachidi perchè è quello con il punto di fumo più alto e regge meglio la cottura. In una padella versate l’olio e fatelo scaldare non troppo, vi direi i gradi ma molti non hanno termometri, quindi usate il vecchio metodo dello stuzzicadenti: immergete la punta nell’olio e quando si formeranno delle bollicine vuol dire che più o meno siamo alla temperatura giusta. Fate attenzione a non scaldare troppo l’olio perchè per friggere le chiacchiere bastano veramente pochi secondi per parte ed essendo molto sottili si colorano velocemente. Se avete un termometro da cucina è tutto più semplice e portate l’olio a 170/175 gradi. Immergete nell’olio 4/5 chiacchiere alla volta, friggete pochi secondi per lato e poi fatele asciugare su fogli di carta assorbente. Per ultimo spolveratele con abbondante zucchero a velo e.. mangiatele.
La grappa e lo spessore sono la chiave del successo: la bontà di questi dolci sta nella croccantezza che deriva da una frittura veloce ed a media temperatura.
Buon carnevale!

Dolci fritti di carnevale

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