Risotto all’Ambra di Talamello e limone candito

Risotto all'Ambra di Talamello

Gennaio e febbraio sono mesi in cui ci meritiamo ricette calde e avvolgenti, piatti che devono servire a scaldare il corpo e l’anima. Premetto che per è sempre la stagione giusta per mangiare un bel risotto, ma quello che vi propongo oggi è perfetto per queste giornate fredde e piovose.  Per farlo ho usato due ingredienti che più lontani non potrebbero essere: il pecorino di fossa e la buccia di limone candito! Il primo è un ingrediente che mi piace moltissimo, ma vi avverto va usato con parsimonia. Un po’ perchè ovviamente ha un aroma molto molto intenso, un po’ perchè come tutti i prodotti pregiati ha un costo. L’altro ingrediente di questa ricetta è il limone candito, se ne trovano in commercio di buoni e in questo caso è ideale per smorzare e alleggerire il sapore del pecorino. Per questo risotto ho usato l’Ambra di Talamello, un pecorino prodotto in Romagna nel paesino di Talamello. Qua i pecorini riposano per mesi nelle fosse, maturando e prendendo il caratteristico colore e sapore. Questo speciale pecorino di fossa di Rocca Toscani Formaggi è un formaggio prezioso, potete trovare l’altra ricetta che ho pensato qua!

 

Ingredienti

  • 240 grammi di riso vialone nano
  • 1 litro e mezzo di brodo vegetale
  • una noce di burro
  • 1 scalogno
  •  succo di metà limone
  • 150 grammi di Ambra di Talamello
  • buccia di limone candita
  • sale e pepe (al bisogno)

 

Preparazione del risotto all’Ambra di Talamello e limone caramellato

Per prima cosa cominciamo a preparare tutti gli ingredienti: spremete metà limone e versate il succo in un bicchierino. Pesate il riso, grattugiate il pecorino di fossa e tenete da parte. Tritate finemente un piccolo scalogno e fatelo rosolate in una pentola capiente insieme al burro per un paio di minuti. Quando comincerete a sentire abbastanza profumo, versate anche il riso e tostatelo ancora per un 2/3 minuti fin tanto che, ad occhio, non cominci a risultare lucido. A questo punto sfumate con il succo di limone e mescolate con una spatola antiaderente per evitare che il risto si attacchi. Versate circa metà del brodo vegetale già caldo e cominciamo a cuocere il riso. Per cuocere un buon riso in genere servono circa 16/18 minuti a fuoco medio. Considerati i 2 minuti precedenti della fase di tostatura, regolatevi su 15 minuti di cottura, per non arrivare con troppo brodo o viceversa con un riso troppo asciutto. Mescolate di tanto in tanto in modo che i chicchi di riso rilascino un po’ di amido e avere così un risotto più cremoso.

Nel frattempo che il riso cuoce preparate il limone candito. Tagliatelo a julienne in modo da avere dei pezzetti piuttosto piccoli ed eleganti da usare come guarnizione in ciascun piatto. Dopo circa un quarto d’ora il risotto dovrebbe essere a cottura quasi ultimata, assaggiate per verificare e se è pronto resta solo la mantecatura. Abbassate la fiamma al minimo e versate una ulteriore noce di burro e tutto il pecorino di fossa che avete precedentemente grattugiato. Mescolate velocemente per far sciogliere il formaggio e poi coprite con un coperchio, spegnete la fiamma e lasciate riposare così coperto per un paio di minuti.

Fasi Finali

Vi premetto che io non usato sale, il pecorino di fossa non solo ha un sapore intenso ma è anche piuttosto sapido. Per i miei gusti non era necessario aggiungere del sale… in caso vi piaccia mangiare più saporito vi consiglio di salare come ultimo passaggio. A questo punto rimane solo da servire e impiattare. Versate il risotto in ogni scodella, guarnite con i pezzetti di buccia di limone candita e se volete con un po’ di pepe nero. Più per bellezza che per bisogno.. ve lo dico!

Buon appetito!

Se vi ho incuriosito, qua trovate il link diretto per acquistare l’Ambra di Talamello!

 

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