Carta di Milano

EXPO2015 ancora non è iniziato ma forse quello di oggi è il giorno più importante di questa importante manifestazione. Stamani all’Università Statale alla presenza del Ministro Martina e di altre autorità, è stata presentata la versione definitiva della Carta di Milano. La Carta è il messaggio che, si spera, rimarrà dopo EXPO, è un’insieme di intenti e di richieste ai grandi della terra perchè mettano i problemi riguardanti il cibo, l’alimentazione, lo sfruttamento del suolo e della manodopera, al centro delle agende politiche. Pensare di ignorare questi argomenti, o di trattarli in modo sommario, come spesso è stato fatto fino adesso, è non solo stupido ma anche velleitario. I problemi che vengono sottolineati da EXPO sono questioni importanti che meritano risposte e scelte (anche difficili) che devono essere prese. I problemi non si risolvono mai da soli e quelli riguardanti la terra, la lotta alla fame, la redistribuzione delle risorse hanno bisogno di essere risolti anche velocemente prima che si complichino anche di più.

Il bello della Carta di Milano, secondo me, è che non si rivolge solo ai capi di governo o agli stati, si rivolge a tutti, ad ogni singola persona del mondo. E come tutte le grandi dichiarazioni (secondo me non è assolutamente fuori luogo paragonarla alla Dichiarazione dei diritti dell’uomo) da diritti e impone anche doveri. Per fare qualche esempio c’è il diritto al cibo, al riconoscimento del valore lavoro (e soprattutto del lavoro femminile) ma ci sono anche i doveri di non sprecare e di mangiare solo quanto è necessario. Io sono certo che leggendola non si può restare indifferenti, anche perchè se vi informate leggendo i lavori preparatori vedrete che i numeri da cui parte fanno tremare i polsi: milione di tonnellate di cibo che viene buttato, migliaia di persone che muoiono di fame, migliaia di persone che muoiono per problemi di legati alla cattiva alimentazione. 
Nel sito ufficiale potete leggere tutta la Carta e poi firmarla. Vi invito davvero a farlo perchè le sfide connesse al cibo sono molte e giochiamo tutti nella solita squadra. O si vince tutti o si perde tutti.

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