Kartell in tavola

Parlando di Fuorisalone non si può non citare Kartell che  dopo alcuni anni di assenza torna a produrre una linea, anzi più linee, di accessori per la tavola. Le linee sono 6 e sono equamente disegnate da 3 chef e da 3 designer. La scelta di rivolgersi agli chef è proprio del presidente Luti perchè nessuno meglio degli chef, avrebbe potuto aiutare Kartell a riavvicinarsi alla cultura del buon cibo e del buon vino.
I.D.ish è la linea pensata dallo chef Davide Oldani, che ha voluto nel bordo dei piatti e dei bicchieri un’impronta digitale in rilievo, per aiutare i cameriei nel servizio ed evitare che il piatto arrivi in tavola con troppe impronte. La collezione, che comprende anche un servizio di posate, è stata pensata in 4 differenti linee cromatiche per le diverse stagioni. 
Andrea Berton ha invece disegnato i portapane, di forma ellittica e colorati (giallo, arancio, grigio, marrone e bianco) adatti a una tavola moderna.
Carlo Cracco per la sua linea di vassoi si è ispirato al suo nuovo ristorante “La Segheria di Carlo e Camilla”, un’atmosfera di campagna seppur con stoviglie dai richiami nobili con raffigurati, con ironia, animali tipici del mondo bucolico.
La designer spagnola Patricia Urquiola ha disegnato la linea forse più organica delle 6: piatti, vassoi, ciotole e caraffe in Pmma brillante, colorato e trasparente. Uno stile colorato che è tipico dell’artista spagnola.
Il Pmma è stato usato anche dall’altro designer Philippe Starck che ha disegnato un set di cloche colorate per la presentazione di dolci o formaggi.
Ultima infine la collezione disegnata da Jean-Marie Massaud, il set di piatti Namaste. I piatti sono stati realizzati in melamina colorata e ricordano per la loro forma asimmetrica e i colori naturali, i sassi piatti degli stagni giapponesi.
Tutte le collezioni sono visibili nello store Kartell di via Turati n°8 fino a domenica 13 aprile. 
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